Seno
Mastoplastica secondaria o di revisione

La mastoplastica di revisione è un intervento finalizzato a sostituire protesi deteriorate che possono causare una contrattura capsulare o correggere imperfezioni, asimmetrie di una precedente procedura di mastoplastica addittiva eseguita da altro chirurgo frutto generalmente di una cattiva diagnosi pre-operatoria.

Intervento

L’intervento è molto più complesso e delicato della mastoplastica addittiva ed è importante non affidarsi ad un chirurgo improvvisato, ma ad un chirurgo plastico estetico e ricostruttivo che sia onesto e diretto, e che possegga anche una profonda comprensione della struttura della mammella e conoscenza di tecniche chirurgiche avanzate. Il chirurgo si trova a dover operare su un tessuto cicatriziale più difficile da incidere e la cute può risultare tesa, poco elastica o assottigliata. L’intervento avviene attraverso un’incisione generalmente nello stesso punto dove era stato praticato il primo intervento, agendo sui difetti ancora presenti, rimuovendo e sostituendo le protesi con delle nuove più idonee alla nuova forma della ghiandola mammaria residua o cambiando talvolta piano d’inserimento (o sotto fascia pettorale addirittura sottomuscolo) o praticando il lipofilling seno per correggere imperfezioni causate dalla prima mastoplastica. Per Il decorso post-operatorio sono necessari 4-5 giorni di

convalescenza, rispetto ai 2-3 di una mastoplastica addittiva. Un’ulteriore difficoltà è l’aspetto psicologico della paziente che risulta più diffidente, emotiva ed esigente rispetto alle persone che si sottopongono ad un intervento di mastoplastica addittiva per la prima volta.